Questa mattina, alcuni lavoratori dipendenti del Comune di Torino, hanno distribuito sotto palazzo Civico, un volantino che riporta il dettaglio degli aumenti di stipendio deliberati dalla giunta Appendino, per i collaboratori di Sindaco e Assessori.
FRONTE
RETRO
In realtà non mi sorprendono le retribuzioni, sarebbe disonesto intellettualmente affermare che rispetto al passato vi sia stato un incremento complessivo della spesa, nè tanto meno voglio entrare nel merito delle competenze dei singoli interessati…….. non mi mancano infatti le occasioni per farlo direttamente con loro.
Ciò che invece mi preme mettere in evidenza non è ciò che sottolineano i sindacati, quanto piuttosto il fatto che nella “delibera madre” ( e le tante altre delibere) da cui discendono tutti gli incarichi riportati nella tabella qui sopra, viene specificato che ciascun ufficio di staff degli assessori si comporrà – oltre ai collaboratori di staff esterni, di due dipendenti del comune con funzioni di raccordo politico tra assessorato e uffici.
Ora, vi pare legittima l’attribuzione di una funzione di tipo marcatamente e inequivocabilmente politico ad un dipendente della Pubblica Amministrazione?
Da ciò che so, da almeno 25 anni (d. lgs. 3 febbraio 1993, n. 29) la distinzione delle funzioni è stata affermata in modo netto, realizzando quel superamento del principio gerarchico nei rapporti tra organi politici e dirigenza, adeguando la normativa al principio di imparzialità della Pubblica Amministrazione sancito dall’art. 97, comma 1, della Costituzione.
Ho posto il quesito chiedendo un pronunciamento sulla legittimità agli organi preposti, attendo una risposta.
Resta la considerazione che impiegare 22 dipendenti comunali pagati con risorse pubbliche per svolgere un ruolo di coordinamento politico sia quantomeno inopportuno.
Vi tengo aggiornati.
Enzo Lavolta
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