“Un primo passo avanti per introdurre regole più eque a tutela del lavoro autonomo e dipendente”.
Abbiamo approvato questo pomeriggio un nuovo testo di disciplina degli orari e delle aperture degli esercizi commerciali.
L’obiettivo è quello di provare ad eliminare, almeno in parte, i problemi prodotti con la completa liberalizzazione del settore introdotta, nel 2011, dal Governo Monti con il decreto Salva Italia. Tra le principali novità c’è la predisposizione di un elenco di dodici festività nazionali durante le quali i negozi devono rimanere chiusi, anche se è prevista la possibilità da parte del singolo esercente di chiedere una deroga per sei di queste.
Si prevede la possibilità per i singoli Comuni o per territori più vasti di stilare accordi specifici su orari e giornate di aperture degli esercizi commerciali, anche se si tratta di accordi non vincolanti. I sindaci hanno anche la possibilità di decidere orari di chiusura diversi, in genere per ragioni di sicurezza urbana e quiete pubblica, in specifiche aree del proprio territorio. Infine sono previste due misure specifiche a sostegno degli esercizi commerciali di medie e piccole dimensioni: innanzitutto è stato istituito un Fondo che stanzia 18 milioni di euro, ogni anno per cinque anni, a cui possono attingere gli esercenti che vogliono ampliare o rendere più efficienti da un punto di vista energetico i propri negozi oppure che semplicemente hanno difficoltà a pagare l’affitto.
E’ prevista, poi, la possibilità per i Comuni, all’interno degli accordi territoriali, di riconoscere incentivi fiscali a favore delle piccole e piccolissime imprese.
Un primo passo, con l’auspicio che nei prossimi passaggi parlamentari si possa migliorare questo testo.
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