Giuseppe Iasparra – EcoDalleCitta

E’ pronta per partire la nuova campagna sperimentale per la raccolta degli oli alimentari esausti a Torino. I dettagli sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Civico, mercoledì 21 marzo. La campagna promossa da Amiat, in collaborazione con il Comune di Torino e le Circoscrizioni 2 e 3, sarà declinata con differenti iniziative che vedono la partecipazione di partner che operano nel settore del recupero oli esausti. Nello specifico, saranno oggetto di raccolta differenziata i seguenti prodotti: oli esausti da frittura, oli e grassi alimentari deteriorati o scaduti, grassi animali come strutto di burro e di maiale, residui di oli di conserve (prodotti di gastronomia conservati sott’olio), residui di oli di prodotti in scatola (tonno, sardine ecc…).

Il progetto Olly

La prima modalità di raccolta, già sperimentata con successo in altre città italiane, coinvolge Eco.energia, attraverso il progetto Olly, che prevede la raccolta degli oli alimentari domestici attraverso un sistema completamente gratuito, che prevede un distributore di contenitori vuoti e puliti, denominati Olly, in cambio di quelli già riempiti.

Grazie alla disponibilità dell’ipermercato Carrefour, è stato possibile collocare il primo punto di raccolta nel piazzale del Centro Commerciale omonimo di corso Monte Cucco 108 a Torino. Qui, presso il punto distributivo che verrà allestito nei giorni 29, 30 e 31 marzo, dalle 10,30 verranno distribuiti ai cittadini i 10.000 contenitori Olly da tre litri, ognuno con il relativo depliant informativo.

L’iniziativa verrà pubblicizzata attraverso 25.000 volantini informativi, che verranno veicolati nelle cassette postali dei residenti nella Circoscrizione 3, allegati al depliant contenente le offerte commerciali dell’ipermercato Carrefour. Altri 5.000 volantini verranno distribuiti davanti all’ipermercato nei giorni immediatamente precedenti la consegna dei contenitori.

Punto di raccolta presso la Cascina Giajone

La seconda iniziativa vede invece il coinvolgimento della società SEPI e prevede la distribuzione porta a porta di un contenitore – dotato di apposito filtro per l’olio – a circa 1.000 famiglie residenti negli stabili adiacenti Cascina Giajone, sede della Circoscrizione 2.

Personale Amiat, munito di tesserino di riconoscimento, consegnerà presso le utenze il contenitore da 2,5 litri insieme al depliant informativo in orario 9,00-16,00, fornendo ai residenti le informazioni su modalità e punti di raccolta. Una settimana prima della distribuzione una locandina negli androni dei condomini avviserà i residenti del passaggio del personale Amiat. Chi non si trovasse in casa al momento della distribuzione, potrà ritirare successivamente il contenitore dal prossimo 16 aprile 2012 presso l’Ufficio INFORMA2 di Cascina Giajone, negli orari indicati sulla locandina.

Oltre che presso tutti gli ecocentri cittadini (dove già dal 2010 i torinesi possono conferire l’olio alimentare – dotandosi di propri contenitori come taniche o altri imballaggi rigidi in vetro o plastica per liquidi) verrà attivato anche un punto di raccolta degli oli vegetali esausti all’interno di Cascina Giajone, in Via Guido Reni 102.

Le due diverse iniziative, circoscrivendo i territori di riferimento, permetteranno ad Amiat di raccogliere utili dati su tale tipo di raccolta differenziata. Sarà inoltre possibile un confronto sia fra diversi metodi di raccolta – uno legato alla frequentazione del centro commerciale, l’altro più legato al territorio di residenza – che fra le due diverse modalità di comunicazione, più generalista e “a pioggia” la prima, più capillare la seconda.

I dipendenti Amiat danno il buon esempio

Infine verrà avviata una terza iniziativa che vedrà coinvolti nella raccolta dell’olio alimentare anche i 500 dipendenti Amiat della sede direzionale di Via Giordano Bruno, al fine di verificare la risposta che si può ottenere, in termini quantitativi, dall’attivazione della raccolta in una realtà aziendale di media dimensione. Il punto di raccolta verrà infatti posizionato in un’area interna alla sede aziendale, così come viene già fatto per altri tipi di raccolte differenziate attive da qualche anno negli uffici.

I danni ambientali

Nel corso dell’incontro sono stati sottolineati i danni ambientali di un errato smaltimento degli oli alimentari esausti. L’immissione di oli esausti nel sistema idrico, infatti, ostacola il funzionamento dei depuratori, danneggia le piante perché ostacola il passaggio dell’acqua alle radici, può finire nelle falde inquinando l’acqua potabile e, se l’olio finisce in mare, ostacola la penetrazione dei raggi solari in profondità.

“Nel 2011 – ha dichiarato l’assessore comunale all’Ambiente, Enzo Lavolta – gli ecocentri hanno raccolto 15 tonnellate di olio, circa 20 grammi per cittadino. È ancora poco. Invitiamo i cittadini a raccogliere queste sostanze e a conferirle all’Amiat per il loro riciclo. Ogni goccia di olio può inquinare gravemente l’ambiente: basti pensare che un litro d’olio può inquinare fino a un milione di litri d’acqua potabile. Ogni sostanza che si sottrae al riciclo rappresenta una minaccia per l’ambiente e una risorsa non riutilizzata”.

 

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