Qual è il senso dell’iniziativa?
Realizzare la Smart city significa certamente adottare ed utilizzare strumenti e servizi nuovi e moderni, e per far ciò si fa spesso cenno alla necessità di rafforzare le collaborazioni tra pubblico e privato. Tuttavia, stante la normativa attuale, rendere fattive queste partnership è molto complesso, particolarmente per le amministrazioni locali.
Per questi motivi, ma anche per snellire le procedure burocratiche, per testare le ultime innovazioni, per consentire alle varie realtà imprenditoriali interessate di far conoscere i propri prodotti, abbiamo scelto di lanciare Torino Living Lab.
Con tale iniziativa intendiamo così promuovere progetti inerenti lo sviluppo, la realizzazione e la sperimentazione concreta in un’area definita della città di soluzioni tecnologiche, di applicazioni e di iniziative utili a costruire la Città Intelligente.
Oltre ad essere una grande opportunità per ampliare l’offerta di beni e servizi in ottica smart, questa è anche l’occasione per promuovere le migliori eccellenze di innovazione sul nostro territorio.
Perché è stata individuata l’area del Campidoglio?
L’area del Campidoglio è stata già più volte candidata ad area di sperimentazione in risposta a numerose call europee. Credo che ciò sia dovuto al fatto che questa porzione di territorio contenga in sé, in scala ridotta, le peculiarità tipiche delle nostre città. Con un borgo storico, con presenza di diversi istituti scolastici ed università, con importanti luoghi di cultura, con una forte presenza di attività commerciali ed un associazionismo particolarmente vitale, questo quartiere è indubbiamente un contesto rappresentativo e dinamico su cui testare le innovazioni che ci verranno proposte.
Quali le aspettative?
Principalmente una grande partecipazione di imprese, start-up, associazioni, di quanti hanno proposte e soluzioni interessanti e che desiderano verificarne l’efficacia in un contesto reale e vero come può essere una porzione di città.
Un ruolo chiave lo giocheranno indubbiamente i cittadini. Prevediamo diverse attività di animazione del territorio per coinvolgere i residenti, per far conoscere le innovazioni adottate, ma anche per avere riscontri, feedback e valutazioni dalla popolazione: solo in questo modo potremo dire di avere davvero realizzato un living lab.
Chi sono gli attori del processo?
La Città, con il sostegno della Fondazione Torino Smart City, si farà garante di un iter più snello, in cui ci si potrà rivolgere ad un unico interlocutore senza dover necessariamente affrontare peripezie amministrative.
Ma in questo percorso saremo sostenuti da vari attori competenti, come le diverse utilities e partecipate, che saranno certamente coinvolti da alcune delle proposte di testing: sarà anche l’occasione per affinare ulteriormente quell’ecosistema di innovazione che caratterizza il nostro territorio e che viene riconosciuto anche dalla Commissione europea (riferimento all’European Capital Innovation Award 2016).
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