Mercoledì 7 ottobre approderà a Torino il Grand Tour di Expo dei Popoli, road show che nel mese di ottobre attraverserà tutta la Penisola a bordo di due coloratissimi pulmini T2: otto tappe, da Nord a Sud, per dar voce ai popoli contadini italiani e del mondo.
L’evento si svolgerà dalle 16 alle 18 in Piazza Castello e si colloca all’interno del programma di Nutrire le città, il cartellone di eventi dedicati al rapporto tra contesto urbano e alimentazione promosso dal Comune di Torino in occasione di EXPO 2015.
Ad animare il pomeriggio uno speakers’ corner, dove contadini, allevatori, apicoltori e piccoli produttori biologici del Piemonte e non solo porteranno la propria testimonianza, illustrando al pubblico esperienze innovative in campo agricolo, di promozione e distribuzione.
Accanto a questi ambasciatori di “buone pratiche” locali, sarà possibile ascoltare il contributo di alcuni ospiti internazionali della rete di Slow Food – Terra Madre Giovani. Giovani contadini under 40, che racconteranno la loro sfida quotidiana per preservare il gusto e la biodiversità del cibo nel mondo. Si tratta di Eduardo Correa Palacios, uno dei giovani leader mondiali che gestisce la rete messicana, tra le più attive, e di Francisco Melo Mederios, apicoltore brasiliano del Rio Grande Do Norte con un passato da spaventapasseri.
Allo speakers’ corner parteciperanno, tra gli altri, Enzo Lavolta, Assessore Sviluppo, Innovazione, Ambiente e Verde del Comune di Torino, ed Elena Di Bella, dirigente della Città Metropolitana. Al termine della manifestazione sarà offerto un aperitivo con i prodotti della Cooperativa Glocandia.
Durante tutto il pomeriggio, si potrà visitare la mostra di fumetti e infografiche di BeccoGiallo, casa editrice specializzata nella produzione di fumetti d’impegno civile, e Cartografare il presente, centro di ricerca e documentazione sulle trasformazioni del mondo contemporaneo del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna. Un’esposizione di 30 pannelli nata per raccontare attraverso un linguaggio semplice e immediato il Manifesto finale di Expo dei Popoli, elaborato lo scorso giugno a Milano in occasione del primo forum internazionale dei movimenti contadini e della società civile. Sono 10 strategie – dalla lotta al fenomeno dell’accaparramento di terra e acqua a scapito dei popoli più deboli, al supporto all’agroecologia e alle economie locali – per combattere le concentrazioni di potere nella filiera agro-alimentare e difendere i diritti umani, la biodiversità e i limiti del pianeta.
Colonna sonora del pomeriggio, la musica generosamente donata dai Conciorto, eclettico duo composto da Biagio Bagini, autore di programmi radiofonici, e Gianluigi Carlone, leader della mitica Banda Osiris. Musica cantautorale elettronica che dà letteralmente voce all’orto grazie a un sistema basato sui sensori Arduino che permette di far suonare qualunque cosa sia in grado di condurre elettricità, come l’acqua. E quindi anche le verdure.
Il Grand Tour di Expo dei Popoli sarà un evento ad alto tasso multimediale: tutte le tappe, infatti saranno filmate, anche da un drone, e riproposte con aggiornamenti quotidiani sui siti www.expodeipopoli.it e www.grandtour.expodeipopoli.it.
COS’E’
Expo dei Popoli nasce dal comune impegno di 52 ONG e Associazioni italiane che hanno scelto di fare squadra per influenzare il dibattito pubblico suscitato dall’Esposizione Universale con un’altra idea di “Nutrire il Pianeta”, basata sui principi della sovranità alimentare e della giustizia ambientale. Insieme hanno costituito il Comitato per l’Expo dei Popoli, promotore del Forum internazionale che si è svolto a Milano dal 3 al 5 giugno scorso chiamando a raccolta – per la prima volta – oltre 180 delegati da tutto il mondo in rappresentanza di movimenti contadini e reti della società civile che operano in diversi settori: cooperazione allo sviluppo, giustizia ambientale, diritti umani, produzione biologica, consumo critico.
Il Forum ha prodotto il Manifesto finale di Expo dei Popoli: 10 strategie – dalla promozione dell’agroecologia, al sostegno di economie e mercati locali, alla lotta al fenomeno dell’accaparramento di terra e acqua ai danni dei popoli più deboli – già messe in campo da ONG e movimenti contadini per ostacolare le concentrazioni di potere lungo la filiera agro-alimentare globale e difendere i diritti umani, la biodiversità e i limiti del pianeta.
Il Grand Tour di Expo dei Popoli porterà in giro per l’Italia il Manifesto. Otto le tappe in programma: Genova 4 ottobre, Torino 7 ottobre, Bologna 10 ottobre, Senigallia 11 ottobre, Firenze 15 ottobre, Oristano 22 ottobre, Palermo 27 ottobre, Napoli 30 e 31 ottobre.
COSA RAPPRESENTA
I popoli e le comunità a cui dà voce Expo dei Popoli sono quelli che subiscono una profonda disuguaglianza nell’accesso, nella gestione e nel controllo delle proprie risorse naturali (terra, acqua, foreste e fonti energetiche) a causa dell’attuale accumulazione di capitale naturale e delle concentrazioni di potere lungo la filiera agro-alimentare globale. Una situazione che attualmente vede soltanto 7 multinazionali controllare il 70 per cento del mercato dei semi, 10 imprese dividersi il mercato delle forniture di pesticidi e solo 4 traders commercializzare il 75 per cento dei cereali, del cacao e della soia. A scapito della libertà di scelta, della diversificazione delle culture alimentari, degli stessi produttori e, non ultima, della sostenibilità ambientale.
GLI OBIETTIVI
Nell’anno in cui le Nazioni Unite stanno definendo i nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e un nuovo Accordo Globale contro il Cambiamento Climatico, Expo dei Popoli vuole cogliere l’opportunità del tema posto da Expo 2015 per affiancare le voci dei popoli a quelle dei governi e delle imprese transnazionali. Lo scopo principale è proporre visioni e soluzioni alternative per far fronte ai problemi globali di accesso al cibo e alle risorse, mettendo a fuoco gli obiettivi imprescindibili di sostenibilità, compatibilità ambientale e lotta contro la povertà. L’intento è di riuscire a influenzare le scelte di chi governa, per combattere l’iniquità e trasformare i sistemi agroalimentari globali da fonte di profitto per pochi a fonte primaria di diritti per tutti.
I SOCI DEL COMITATO PER L’EXPO DEI POPOLI
ACLI, Acra-CCS, Action Aid, Agices, AIAB Lombardia, AIIG- Associazione Italiana Insegnanti di Geografia – sez. Lombardia, Ai.Bi., AMREF Health Africa, Apilombardia, Associazione Arcobaleno, ARCI, ARCS, CHICO MENDES, COE, CoLomba, Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua onlus, Cooperativa Cambiamo, Cooperativa Famiglie Lavoratori, Coordinamento Soci Lombardia – Consorzio CTM Altromercato, COSPE, DEAFAL, DESR Brianza, DESR Martesana, Focuspuller, Fondazione Aiutare i Bambini, Fratelli dell’Uomo, GVC, HUMANA People to People Italia, Human Rights Nights, IBVA, WE WORLD, IPSIA nazionale, ISCOS, Istituto OIKOS, L’Africa Chiama, LEGAMBIENTE, MANI TESE, NEXUS Emilia Romagna, Nutrire il Pianeta è Nutrire la Pace – Rete territoriale Cremona, OXFAM ITALIA, PAX CHRISTI, PARSEC, PIME, Progetto AXÈ, SLOW FOOD, SOLETERRE, Tavolo RES, Terre di Mezzo, UNAAPI, VIS, WWF
LE RETI INTERNAZIONALI CHE HANNO ANIMATO L’EXPO DEI POPOLI
Rete delle Comunità del Cibo di Terra Madre, Global Call to Action Against Poverty (GCAP), La Via Campesina, IPC – International Planning Commitee on Food Sov, Nyeleni Europe, World Fair Trade Organization, Urgenci (the international network of community supported agriculture), RIPESS – Reseau Intercontinental de Promotion de l’Economie Sociale Solidaire, Climate Action Network, La Red Vida – Vigilancia Interamericana para la Defensa y Derecho al Agua, Food Smart Cities for Development, Hungry for Rights, Our World is Not For Sale, E
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