Buche e asfalto? 2 milioni e 400 mila euro in meno per ripararle nel 2015 rispetto all’anno precedente. L’ultima nota dolente sul fronte bilancio, soprattutto per gli automobilisti e i pedoni torinesi, è questa. L’assessore ai Trasporti, Claudio Lubatti, ha portato i conti ieri mattina in commissione e alla fine alla voce manutenzione ordinaria ci sono 400 mila euro in meno e sul capitolo manutenzione straordinaria mancano 2 milioni.
Quattrini in meno per tappare buche, mettere a posto i marciapiedi, cambiare i cubetti di porfido mancante e lisciare l’asfalto a onde di alcune strade. Poco importa, come sottolinea Lubatti, che si è passati da 15 a 33 milioni di euro di mutui per finanziare gli interventi, la riduzione c’è. Lubatti spera che venga mantenuto «l’impegno a rivedere le cifre in assestamento, dall’autunno in poi, integrare i fondi mancanti».
Lubatti dovrà far fronte anche a tagli sul fronte trasporto disabili: poco meno di 300 mila euro rispetto al 2014. In questo caso Lubatti conta «di rivedere il servizio in modo da non toccare la platea». Polemiche in vista, però, dopo la querelle sui buoni taxi.
Non ci saranno problemi invece per il restyling di via Roma pedonale. L’assessore ha confermato che a breve sarà finito il progetto di riallestimento della via tra piazza San Carlo e piazza Castello. Verrà lanciato il bando per l’acquisto dei materiali ed «entro fine anno la via sarà riqualificata ».
Delle manutenzioni stradali non si è discusso nella riunione di maggioranza sul bilancio tra Pd, Sel e Moderati. Un’ora e mezza di riunione per mettersi d’accordo sui capitoli da rimpolpare, partendo da scuola, 2 milioni di tagli, e assistenza, altra sforbiciata di 2 milioni, e per discutere dei paletti sul fronte rifiuti e tasse, tra commercianti e ambulanti sul piede di guerra e progetti di ampliamento della raccolta rifiuti porta a porta.
Il vertice è stato utile anche per scongiurare il rischio liaison sul fronte bilancio tra Sel e Movimento 5 Stelle. Possibilità accantonata. Sel, incarnata dal consigliere Maurizio Trombotto, per ora è appagata degli impegni presi dal centrosinistra con l’assessore al Bilancio, Gianguido Passoni. «Siamo soddisfatti di come si è evoluta la discussione rispetto alle premesse iniziali», dice Trombotto. La posizione, poche ore prima, era differente: «Se non ci saranno impegni per i settori scuola, verde e assistenza firmeremo gli emendamenti del Movimento 5 Stelle».
Sciolto il nodo politico, tra tatticismo e minaccia da parte di Sel, i consiglieri sono scesi tra equilibrisimi e rivendicazioni sul piano pratico per mettere a punto le mozioni. Pd, Sel e Moderati chiederanno di reintegrare nell’assestamento di bilancio i 2 milioni per la scuola, i 400 mila euro per il verde pubblico, e i 2 milioni per l’assistenza.
Sul fronte rifiuti e tasse, per evitare che ogni anno si presenti il problema “cara Tari” per alcune categorie, tra cui i commercianti e gli ambulanti, si vuole dare la possibilità ai mercati di gestirsi i rifiuti in autonomia, delegando all’Amiat solo la raccolta “finale”. «Lo stesso sistema che adottano i supermercati e i centri commerciali», sottolinea l’assessore al Bilancio Gianguido Passoni.
Questo permetterebbe un risparmio di 11 milioni all’anno. Il consigliere Gianni Ventura del Pd vuole di più: presenterà un documento per far tornare al Comune i ribassi d’asta ottenuti da Amiat, circa 15 milioni, tra il 2013 e il 2016.
L’obiettivo è risparmiare risorse da dividere equamente: una parte per ridurre la tassa rifiuti di alcune categorie, l’altra metà per coprire i costi dell’allargamento della raccolta porta a porta, un cavallo di battaglia dell’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta.
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