Torino apre le proprie strade alle auto in condivisione e cerca imprese private, che siano interessate a portare anche sotto la Mole – dopo il successo di Roma, Milano e Firenze – il cosiddetto servizio di «free floating», che consente al cittadino che noleggia di cercare l’auto più vicina, utilizzarla e poi lasciarla parcheggiata nel luogo di destinazione.
La formula del Free floating – flusso libero – permette al cliente di prendere e lasciare la macchina ovunque nell’area operativa, senza punti fissi di noleggio.
La delibera che consente ai privati di manifestare il proprio interesse ad attivare il servizio suddetto è stata approvata ieri dalla Giunta comunale, la quale ha anche rivisto alcune modalità di erogazione del servizio di car sharing.
In quest’ottica, da un lato la Città disporrà del servizio di car sharing erogato da Car City Club che, in qualità di servizio pubblico, deve essere complementare al trasporto locale ed erogare servizi con le modalità tradizionali. Dall’altro lato la Città apre il car sharing a modalità di servizio differenti rispetto alle tradizionali e consente, anche a eventuali società private, di operare sul territorio torinese.
Fra i possibili privati operatori che potranno gestire il servizio di “free floating”, spiccano le società Enjoy (che fa capo a Eni insieme a Fiat) e Car2Go.
I tempi di attivazione dovrebbero essere celeri: la stessa delibera parla, infatti, di 90 giorni di tempo per chi avanza interesse ad avviare la flotta. Con una crescita progressiva, fino ad arrivare ad almeno 250 auto circolanti in tre mesi.
Di seguito il Comunicato Stampa
“Oggi la Giunta ha approvato la deliberazione che prevede la possibilità per aziende private di manifestare il proprio interesse ad attivare il servizio di car sharing free floating a Torino. La delibera approvata oggi stabilisce anche che la partecipazione societaria di Car City Club attualmente di proprietà di GTT e di CA.NOVA passeranno in quota a FCT Holding.
Nell’ambito delle politiche per una mobilità urbana sempre più sostenibile nel 2014 sono state riviste alcune modalità di erogazione del servizio di car sharing a Torino: in particolare attraverso Car City Club, è stato attivato il servizio One Way che consente di lasciare l’auto a noleggio in un posto diverso da quello cui è stata prelevata.
Proseguendo su questa linea, la Città intende rafforzare i servizi di auto condivisa e diversificare le modalità di scelta a disposizione dei cittadini, così da favorire quel processo culturale già in corso che sancisce un uso diverso dell’auto privata rispetto al passato e che favorisce il principio di mobilità privata in condivisione.
In quest’ottica da un lato la Città disporrà del servizio di car sharing erogato da Car City Club che, in qualità di servizio pubblico, deve essere complementare al trasporto di trasporto locale ed erogare servizi con le modalità tradizionali (Classico e One Way): per questo motivo e nell’l’ottica di rafforzare i principi di car sharing pubblico il nuovo assetto di Car City Club vedrà la partecipazione societaria anche di FCT. Dall’altro lato la Città apre il car sharing a modalità di servizio differenti rispetto alle tradizionali, e consente anche ad eventuali società private, nel rispetto dei principi espressi dalla delibera firmata oggi dalla Giunta, di operare sul territorio torinese.
“L’apertura al car sharing Free Floating – hanno dichiarato l’Assessore ai Trasporti e Viabilità Claudio Lubatti e Giuliana Tedesco, Assessore alle Società Partecipate della Città di Torino – è un atto dovuto a fronte dei cambiamenti del tessuto urbano, oltre che economico e sociale, della Città; grazie al car sharing il centro cittadino respira, le difficoltà di parcheggio diminuiscono sensibilmente e le persone possono contare su un servizio in grado di offrire importanti vantaggi sotto molti punti di vista: basta pensare, per esempio, che con questo servizio i cittadini possono accedere con l’auto in ZTL e non devono preoccuparsi di pagare il parcheggio in zona blu”.
“L’ampia reperibilità delle auto e la comodità degli strumenti messi a disposizione– hanno concluso i due Assessori – rendono i servizi di car sharing, oggi, un’alternativa percorribile che, una volta metabolizzata, diventerà un’abitudine quotidiana”.
“Una città intelligente” – ha aggiunto l’Assessore all’Ambiente ed all’Innovazione Enzo Lavolta – deve riuscire a garantire il maggior numero di alternative possibili all’utilizzo del veicolo privato. Con l’introduzione del free floating confermiamo l’impegno in questa direzione perseguito dall’Amministrazione fin dall’inizio di questo mandato. I torinesi stanno cambiando le proprie abitudini per spostarsi in città e utilizzano con entusiasmo le auto in condivisione, e sono sempre più sensibili alle tematiche ambientali”.
Nel dettaglio, la delibera firmata oggi stabilisce che i veicoli utilizzati dalle società dovranno essere almeno Euro5 e rispettare gli standard europei previsti dal programma EURONCAP, i veicoli non potranno circolare oltre i 100mila km di percorrenza e dovranno essere sostituiti e mantenuti periodicamente nel rispetto delle norme comunitarie, il 90% della flotta non dovrà superare i 450 cm di lunghezza, i veicoli dovranno essere riconoscibili mediante logo, il servizio dovrà essere garantito 24 ore su 24 e mantenuto, una volta sottoscritto il contratto, per almeno 24 mesi, il parco veicoli di ogni società dovrà essere effettivamente disponibile, per il 90% della flotta, per almeno 10 mesi l’anno e la flotta di ogni società potrà variare tra i 120 e i 450 veicoli (per un massimo di 1500 veicoli in car sharing free floating su tutta la città).
Inoltre dovrà essere attivo 24 ore su 24, un servizio di call center a supporto dei clienti, il servizio erogato a flusso libero dovrà essere distribuito sul territorio e coprire un’area di almeno 40 km quadrati del territorio cittadino, dovrà essere attivo un servizio di prenotazione auto rapido e, a veicolo libero, i clienti dovranno poter prendere l’auto senza aver prima prenotato, i clienti potranno usare le auto senza limiti temporali e di percorrenza, le tariffe applicate dalle società dovranno essere inclusive di tutti i costi di esercizio (carburante, manutenzione, riparazione, copertura assicurativa e tassa di circolazione), le società di car sharing free floating dovranno effettuare periodiche analisi di customer satisfaction da consegnare report semestrali alla Città che dovrà disporre, per eventuali analisi proprie, di accesso continuo ai dati di utilizzo del servizio.
I soggetti che manifesteranno il proprio interesse dovranno avviare il servizio entro 90 giorni (con 100 auto entro 30 giorni, ulteriori 100 entro 60 e altre 250 entro 90 giorni) e verseranno alla Città 700 euro per ciascun veicolo in servizio. Le auto avranno accesso gratuito nelle aree ZTL centrale e romana (escluse le ZTL trasporto pubblico, Valentino e pedonali) ed avranno diritto al parcheggio gratuito nelle zone di sosta a pagamento (strisce blu). (e.v.)”
Torino cerca privati per il servizio di «car sharing»
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