Proseguono regolarmente i controlli di stabilità sugli alberi delle aree gioco cittadine.
La Città di Torino possiede un patrimonio arboreo pubblico di rilievo: oltre 160.000 esemplari tra viali alberati, piante in parchi e giardini pubblici, boschi collinari. Dalla metà degli anni ‘90 sottopone le sue piante a periodici controlli dello stato di salute, con l’utilizzo – a partire dall’ultimo decennio – della metodologia VTA (Visual Tree Assessment), grazie alla quale viene valutata la resistenza del legno e di conseguenza la possibilità di schianto. I controlli di stabilità effettuati con tale metodologia consentono di ridurre il rischio derivante dalla caduta di alberi, rimuovendo o mettendo in sicurezza piante potenzialmente pericolose.
I controlli di stabilità sono affidati a professionisti esterni specializzati (dottori agronomi e forestali), che vengono selezionati attraverso appalti specifici e le attività sono sottoposte al coordinamento e alla supervisione dei tecnici comunali; ogni tre mesi gli appaltatori consegnano alla città le risultanze delle indagini del patrimonio arboreo analizzato in tale periodo.
Le piante classificate in classe D sono da abbattere. Le piante in classe C/D solo in alcuni casi possono essere ricondotte a condizioni di sicurezza con specifiche tecniche di potatura che riducono soprattutto il peso della chioma per ripristinare la condizione di stabilità; negli altri casi non rimane che procedere con la rimozione dell’albero.
Le piante rimosse saranno presto sostituite, appena si concluderà la sistemazione del suolo e il terreno sarà pronto ad accogliere un nuovo albero.
Sono state consegnate le risultanze dei controlli effettuati sugli 80 alberi dell’area verde di via Zumaglia ed è emerso che si dovrà intervenire abbattendo 10 esemplari (tutti aceri, tranne un faggio lato via Belli), in quanto ritenuti “sensibili” dal punto di vista fisiologico e/o statico. Su tutti gli altri verranno fatte potature di messa in sicurezza, a causa di branche secche, nonché alcuni interventi di spalcatura.
Nel corso dell’estate si sono avute alcune rotture di branche in quota e sono presenti estesi sintomi di decadimento in chioma a causa della presenza di alcuni funghi agenti di carie, Phellinus e di Trametes irsutus, con numerose parti di rami anche principali ormai secche.
Gli interventi verranno realizzati nella settimana dal 22 settembre 2014.
Prima di considerare l’abbattimento come inevitabile, sulle piante vengono effettuate, se necessarie, ulteriori indagine strumentali, con tecniche che consentono di evidenziare la situazione del legno all’interno del tronco e lo stato dei processi degenerativi, oltre alle verifiche da parte dei tecnici comunali.
20-09-2014 TorinoCronacaQui-IN BREVE – DIECI TRA ACERI E FAGGI VERRANNO ABBATTUTI
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