L’esperimento partito il 18 giugno scorso, che veniva anche menzionato nel “Gambero Rosso” (famosa rivista culinaria), è nato dalla collaborazione di Coldiretti Torino, Comune di Torino, Circoscrizione 1, ristoratori, esercenti, abitanti e fruitori della zona del quadrilatero.
L’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta spiega: «Cascina Quadrilatero è un progetto coerente con la strada intrapresa dalla città che da anni cerca di unire urbano e sociale. Gli orti cittadini a Torino attualmente sono 400, ma grazie alle opere agricole intraprese dall’amministrazione, abbiamo calcolato che entro il 2020 arriveranno a 2.000»
Una parte dei prodotti della “Cascina Quadrilatero”, questo è il nome che ha assunto l’orto urbano nato nella prestigiosa piazza, sono consegnati ai ristoratori del quartiere. Ogni mercoledì i banchi del mercato bio che si tiene nei giardini la Marmora si trasferiscono in piazza e vendono anche i prodotti raccolti dall’orto del quadrilatero e la sera, nei locali che hanno aderito al progetto, ci sarà il menù del giorno con piatto e cocktail abbinato.
Ed è così che dalla Piazza centrale spariscono drogati e spacciatori.
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