«La spiaggia è una bella cosa, ma non è che il fiume si potrebbe tenere un po’ più pulito?»
Più di una persona tra quelle che prendevano il sole sulla spiaggia dei Murazzi ieri ha sollevato la questione delle alghe e dell’immondizia a pelo d’acqua che galleggiava appena oltre il bordo della banchina. Richiesta legittima, ma già affrontata in passato e ben nota in Comune. «Quello delle alghe è un fenomeno naturale – spiega l’assessore all’Igiene urbana, Enzo Lavolta – su cui non dovremmo nemmeno intervenire, stando a quello che sostengono alcune associazioni ambientaliste, visto che sono anche un habitat fondamentale per molti pesci. Infatti noi non le estirpiamo, ma ci limitiamo a “potarle”, se così si può dire». Gli interventi, fanno sapere a Palazzo civico, sono affidati all’Amiat e in questo periodo dell’anno vengono effettuati due volte alla settimana, solitamente il martedì e il venerdì. «Le alghe – continua Lavolta – ci sono sempre, ma in questo periodo dell’anno sono più evidenti perché il livello del fiume è un pò più basso e perché con il caldo crescono con più rapidità». Più delle alghe, quello che in realtà disturba è soprattutto la spazzatura che ondeggia sul fiume, proprio di fronte alle nuove sdraio: un cartone del succo di frutta, alcune cartacce, un bidone blu arenato vicino alla banchina. «I due fenomeni, alghe e detriti, sono però collegati – conferma l’assessore perché le piante acquatiche trattengono oggetti che invece verrebbero portati via dalla corrente e la situazione peggiora soprattutto dopo il fine settimana». Agli spazzini in barca, armati di retini al posto delle ramazze, tocca infatti il compito di recuperare bottiglie di birra e bicchieri di plastica, cartacce e pacchetti di sigarette. In verità quando i locali dei Murazzi erano aperti c’era più immondizia che finiva in acqua, ma erano i gestori stessi a farsi carico di ripulire il bordo della banchina e di chiamare l’Amiat quando c’erano situazioni più critiche. Poi i Murazzi hanno chiuso e anche il servizio di pulizia ha subito un taglio e alcuni dei netturbini del Po sono stati dirottati a pulire le strade.
No responses yet