Le Commissioni consiliari della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e del Comune di Torino competenti in materia di lavoro e attività produttive si sono riunite congiuntamente il 13 luglio a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale, per affrontare le problematiche relative allo stabilimento torinese Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni di C.so Regina Margherita, anche in in vista dell’incontro che si svolgerà a Roma il 23 luglio presso il Ministero del Lavoro.
La riunione è stata presieduta dai vertici delle tre Commissioni: Juri Bossuto (presidente Commissione della Regione), Marco Novello (presidente Commissione della Provincia) e Enzo Lavolta (vicepresidente commissione Lavoro per il Comune).
Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche i rappresentanti dei lavoratori, le organizzazioni sindacali e l’assessore al Lavoro della Città di Torino, Tom De Alessandri. Il braccio italiano del gruppo tedesco, che comprende il sito torinese di corso Regina Margherita (ex Ferriere e Teksid) e il complesso di Terni, dà oggi lavoro a oltre 3.000 persone e gode di buona salute: le vendite sono passate dai 2,89 miliardi di euro di fatturato del 2004-‘05 a 2,505 milioni del 2005-‘06.
La decisione di chiudere lo stabilimento di Torino entro 15 mesi è spiegata dall’azienda con la necessità di centralizzare le produzioni per ridurre i costi: per questo l’azienda vorrebbe trasferire 265 dipendenti a Terni, 50 nelle sedi di Milano, mentre altri 70 andrebbero in mobilità e prepensionamento. Una decisione che rischia di lasciare 400 persone senza lavoro.
Dopo un approfondito dibattito i presidenti delle Commissioni hanno ribadito:
“la solidarietà e la condivisione delle preoccupazioni dei lavoratori e delle proposte da loro formulate per affrontare il problema, anche in considerazione del fatto che le scelte dell’azienda avranno ricadute negative su altre realtà di produzione e di servizi; – preso atto che negli anni, anche di recente, numerosi sono stati gli incontri tra Istituzioni locali e Direzione aziendale, in particolare con il Comune di Torino, nel corso dei quali non è mai stata posta la questione della cessazione delle attività e che tale decisione viene oggi presa da THYSSEN KRUPP improvvisamente, in contraddizione a quanto sempre affermato ed in modo assolutamente unilaterale; – valutato positivamente l’operato e le proposte formulate dal Governo e dai rappresentanti delle Enti locali al tavolo della trattativa tra azienda, organizzazioni sindacali e istituzioni che si è tenuto a Roma il 9 luglio; – ritenuto che uno dei presupposti fondamentali per proseguire la trattativa sia l’indisponibilità a variare la destinazione d’uso dell’area; – chiesto a THYSSEN KRUPP di rivedere la decisione presa rispetto alla cessazione dell’attività dello stabilimento di Torino e, insieme agli organi politici esecutivi delle Istituzioni locali, di predisporre un piano industriale relativo al sito, all’interno del quale sia previsto un impegno diretto o indiretto di THYSSEN KRUPP finalizzato ad offrire a tutti i suoi dipendenti un’opportunità lavorativa sul territorio”.
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