Cari amici,
sono rientrato da poche ore a Torino e conservo negli occhi le immagini di questi ultimi giorni trascorsi in giro per l’ Europa tra i campi di concentramento di Bergen Belsen, Natzweiler e la casa di Anne Frank.
Sono ancora forti le molte emozioni vissute e condivise con alcuni di voi che state leggendo questo blog : rabbia, indignazione, stupore, paura…molta paura.
E’ forte la paura che possa riaccadere, è forte la paura che un uomo possa violentare la dignità di un altro uomo così come è avvenuto nei luoghi della vergogna che abbiamo visitato.Ma è grande anche il ricordo del sorriso sereno di Sergio accompagnato dai suoi occhi tristi , gli occhi di chi ha vissuto la guerra.
Grazie ai tanti protagonisti di questo viaggio. Grazie ai racconti di una straordinaria narratrice qual’è Lucia, grazie all’emozione di Primarosa, grazie all’ANED; grazie a quanti, tanti credono con forza nella Memoria come lo sforzo di raccontare al presente, con fatica spesso dolorosa, il passato.
Sarà Anne Frank, con la sua sorprendente maturità, autrice di scritti d’inestimabile valore, a guidare le nuove generazioni all’incontro con la memoria del più sconcertante dramma dell’umanità: la Shoah. Saranno le pagine del suo Diario e dei suoi Racconti – divenuti alcuni tra i simboli più rappresentativi non solo dell’Olocausto ma dell’intera Storia – a raccontare le barbariche atrocità commesse contro gli individui più deboli; a narrare della sconcertante naturalezza – mista a indifferenza – con cui l’idiozia nazista ha macchiato per sempre la dignità di uomini e donne, violentando il diritto alla libertà. Una traccia indelebile, dunque, destinata, grazie a grandi eroi come Anne, a divenire una lezione di vita, attraverso un pensiero complesso e profondo, carico di forza e purezza e impregnato nella coscienza collettiva. Celebrare Anne Frank diffondendo il suo emblematico messaggio senza tempo significa infatti leggere e interpretare il significato dell’oppressione, della discriminazione, della repressione e dello sterminio di oltre sei milioni tra ebrei, zingari, omosessuali e oppositori politici. Persone stipate come larve nei ghetti e nei lager, private d’ossigeno e emozioni. Talvolta cavie da laboratorio, talvolta pedine di un lento, sporco gioco al massacro.
La Storia raccontata da Anne Frank è la Storia scritta di tutte le vittime; le sue parole, che non possono che appartenere al patrimonio dell’umanità, vogliono spingere le giovani generazioni alla metamorfosi auspicata nei suoi scritti:
“Tutti possiamo cominciare fin da questo istante a cercare di cambiare il mondo e ognuno di noi, grande o piccolo, può dare il suo contributo a diffondere un po’ di giustizia.” [Dare – Racconti dell’Alloggio Segreto]
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