Giovedì, 11 Giugno 2009.
Grazie anche alle risorse a disposizione tramite il Fondo europeo, a Torino per le donne lavoratrici immigrate c’è la possibilità di migliorare le proprie competenze aderendo ad un progetto di formazione che può garantire loro un migliore inserimento occupazionale; in particolare, il progetto è rivolto a quelle lavoratrici immigrate che prestano occupazione part time nei servizi di cura alla persona.

L’iniziativa, nello specifico, rientra nell’ambito del progetto “Formazione e inserimento lavorativo nel settore della ristorazione di assistenti familiari immigrate”, e verrà sviluppato con il supporto del sistema dei servizi e delle prestazioni domiciliari; l’intento del progetto è quello di permettere alle lavoratrici immigrate, che svolgono il loro importante ruolo di assistenza agli anziani, di poter incrementare il proprio reddito anche attraverso un aumento dell’orario di lavoro. Il progetto del Comune di Torino per la formazione lavoro delle donne immigrate vede la partecipazione in partenariato del ministero dell’Interno, della Fondazione dei Mestieri e della direzione centrale per le politiche dell’immigrazione, e punta ad incentivare e sostenere con attività di accoglienza e di formazione i cittadini di Paesi terzi. Basti pensare che a Torino, in base ai dati dell’ultimo censimento, i cittadini immigrati sono pari all’11,56% della popolazione, ragion per cui si rende necessario sia il loro inserimento regolare nel mondo del lavoro, sia un supporto al miglioramento delle loro competenze al fine di un miglior inserimento. Il progetto “Formazione e inserimento lavorativo nel settore della ristorazione di assistenti familiari immigrate” risulta essere finanziato con 368 mila euro, di cui buona parte provenienti da un finanziamento ministeriale composti da una quota statale, ed una comunitaria.

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