Bere l’acqua del rubinetto, acquistare detergenti alla spina, scambiare documenti in formato elettronico: ecco tre ottimi modi per ridurre la quantità dei rifiuti ed evitare di produrne di nuovi. Ma è possibile ridurre i rifiuti anche, ad esempio, allungando il ciclo di vita dei beni. Sono infatti tanti gli oggetti che ogni giorno possiamo non buttare scegliendo di barattarli, riusarli, riciclarli o donarli: abiti, accessori, utensili, computer, cellulari, elettrodomestici, mobili, libri, addirittura gli alimenti. “Comportamenti e abitudini consapevoli e responsabili – spiega l’assessore all’ambiente della Città di Torino, Enzo Lavolta – che la Città, aderendo con Amiat alla ‘Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti’ in programma dal 19 al 27 novembre 2011, intende promuovere”.
Buone pratiche, insomma: per incoraggiarle domenica 27 novembre in piazza Madama Cristina sono in programma laboratori, animazione, mercatini e giochi che dureranno tutto il giorno (dalle 9 alle 19). Sarà possibile convincersi che sono sufficienti pochi e semplici gesti – utilizzare gli oggetti di uso quotidiano il più a lungo possibile, o valorizzare i materiali di scarto attraverso la raccolta differenziata, in modo da reinserirli nei cicli produttivi – per modificare comportamenti sbagliati, e diminuire così la produzione di immondizia.
Alle ore 12 il clou della manifestazione: le performance dell’Associazione Culturale Tamra con le sue percussioni africane e dell’Associazione Culturale Cafè Neruda, alla presenza dell’assessore Enzo Lavolta.
Ma come incidere concretamente nel cambiamento delle abitudini dei cittadini? Ad esempio, bevendo l’acqua del rubinetto in alternativa a quella minerale chiusa nelle bottiglie di plastica, come Smat inviterà a fare nel suo ‘Bar dell’acqua’, allestito per tutto il giorno in piazza Madama Cristina. Oppure, consegnando presso l’officina mobile ‘Tribù’ (della cooperativa sociale ‘Triciclo’), parti di bicicletta che altrimenti verrebbero buttate via: torneranno a correre lungo le strade. Chi ha un vecchio jeans, o un altro capo d’abbigliamento che non indossa più, potrà vederselo trasformare in una borsa dalle sarte delle Cooperativa Papili, La Rosa Blu o Ergonauti. In piazza Madama Cristina ci saranno anche spazi dedicati al “Compro sfuso”, per fare la spesa senza imballaggi e ridurre sensibilmente la produzione di rifiuti da imballaggi di plastica.
Le buone pratiche riguarderanno anche il riciclaggio creativo, presentato da ‘Remida’; il compostaggio domestico e collettivo dalla Cooperativa E.R.I.C.A, e la sostenibilità ambientale (di cui si occuperanno i ricercatori di Ecologos). I ‘Giovani per Torino’ e le associazioni di giovani scout Gruppotorino 3 e Jonathan collaboreranno e daranno sostegno volontario alle varie azioni in tutti i settori della piazza per il buon esito dell’iniziativa.
All’evento partecipano anche la Provincia di Torino, che promuove, insieme ad alcune aziende produttrici, la campagna sui pannolini riutilizzabili, e i centri per la Cultura Ludica “Walter Ferrarotti”, per l’Educazione all’Agricoltura-Cascina Falchera, facenti capo all’Istituto Torinese per un Educazione Responsabile della Città di Torino con i laboratori creativi e didattici dedicati ai più giovani. Presenti anche la Coldiretti di Torino, che insegnerà ai bambini a trapiantare e invasare piantine di fiori con il compost, il Museo A come Ambiente con il laboratorio “L’impronta ecologica” e il Consorzio per il Sistema Informativo (Csi) che lancerà all’inizio della Settimana Europea un gioco on line sulla riduzione dei rifiuti (http://torinosmartcity.csi.it attivo dal 16 novembre).
“Le iniziative di sensibilizzazione per la settimana europea di riduzione dei rifiuti – spiega l’assessore Enzo Lavolta – puntano a incoraggiare comportamenti virtuosi e scelte d’acquisto oculate, che possono influenzare le catene produttive e distributive diminuendo il volume e la quantità dei rifiuti”. In questa direzione va anche il protocollo d’intesa per ridurre gli sprechi alimentari siglato lo scorso luglio dal sindaco Piero Fassino con Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta e Last Minute Market. Sarà così possibile evitare che tonnellate di cibo finiscano in discarica per il solo fatto di non essere state vendute: vasetti di yogurt, confezioni di formaggio, casse di frutta e verdure. Alimenti in scadenza che non andranno sprecati e potranno invece essere consumati dalla famiglie in difficoltà e da chi bussa ogni giorno alle porte delle mense.
“Le politiche pubbliche – conclude l’assessore all’Ambiente del Comune di Torino – possono fare molto, ma ciò che può fare la differenza è il comportamento consapevole di tutti i cittadini. A noi il compito di promuoverlo, anche attraverso le utili iniziative della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”.
(mm)
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