«Dopo quattro anni di pausa torniamo a estendere il “porta a porta” verso il centro città. Questo oggi è possibile grazie alla scelta di un partner industriale, come Iren-Amiat, che reinveste parte degli utili nello sviluppo, e al contributo della Provincia grazie all’ assessore Ronco. Avessimo scelto un partner finanziario non so se oggi saremmo al lancio del servizio». Parola di Enzo Lavolta, assessore comunale all’ Ambiente, uno dei più convinti della necessità di incrementare il “porta a porta”. L’obiettivo? «Non siamo stressati dai numeri ambiziosissimi che prescrive l’ Unione Europea. Torino è sopra la media nazionale. In Crocetta vorremmo arrivare almeno al 60% di differenziata». Il costo annuo del servizio per il nuovo quartiere è di un milione e 200mila euro che ricadrà poi nel contratto di servizio. Come si troveranno le risorse per altre zone? «Rivedendo gli accordi tra Anci e il consorzio Conai, scaduti a fine dicembre. Vorremmo che una parte maggiore dell’ utile dato dal riciclo dei materiali arrivasse ai Comuni. Nel 2012, ad esempio, Conai ha ricavato oltre 750 milioni, dei quali solo il 42% è finito ai Comuni. All’ estero la quota oscilla tra l’ 80 e il 90. E poi, in prospettiva, va creata una sola azienda a livello metropolitano, passo necessario per la piena efficienza economica».
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