Proseguono regolarmente i controlli di stabilità sugli alberi dei parchi e dei viali alberati cittadini. Nell’ultimo trimestre sono stati monitorati 2394 alberi e si è valutato di abbatterne 52.
In nove casi si tratta di piante trovate morte o irrimediabilmente deperite; 43 esemplari sono stati collocati in classe D, in quanto ritenuti potenzialmente pericolosi. Altri sette esemplari, collocati in classe C/D, saranno oggetto di potature di messa in sicurezza, o abbattuti nel caso tale tecnica si riveli non sufficiente.
Tra gli ambiti controllati, si evidenziano piazza Statuto (dove l’abbattimento riguarda 5 esemplari), via Onorato Vigliani (6 esemplari), corso San Maurizio e area Giardini Reali (9 esemplari in tutto) e l’alberata di corso Regina Margherita (8 esemplari).
Anche in corso Novara angolo via Bologna un grosso platano verrà rimosso: la sua stabilità è compromessa da un’infezione provocata da un fungo. Le attività di rimozione delle piante sono già iniziate e si concluderanno nel corso della settimana.
Prima di considerare l’abbattimento come inevitabile, su 283 alberi è stata eseguita una ulteriore indagine strumentale con tecniche che consentono di evidenziare la situazione del legno all’interno del tronco e lo stato dei processi degenerativi.
La Città di Torino possiede un patrimonio arboreo pubblico di rilievo: oltre 160.000 esemplari tra viali alberati, piante in parchi e giardini pubblici, boschi collinari. Dalla metà degli anni ‘90 sottopone le sue piante a periodici controlli dello stato di salute, con l’utilizzo – a partire dall’ultimo decennio – della metodologia VTA (Visual Tree Assessment), grazie alla quale viene valutata la resistenza del legno e di conseguenza la possibilità di schianto. I controlli di stabilità effettuati con tale metodologia consentono di ridurre il rischio derivante dalla caduta di alberi, rimuovendo o mettendo in sicurezza piante potenzialmente pericolose.
I controlli di stabilità sono affidati a professionisti esterni specializzati (dottori agronomi e forestali), che vengono selezionati attraverso appalti specifici e le attività sono sottoposte al coordinamento e alla supervisione dei tecnici comunali; ogni tre mesi gli appaltatori consegnano alla città le risultanze delle indagini del patrimonio arboreo analizzato in tale periodo.
Le piante classificate in classe D sono da abbattere. Le piante in classe C/D solo in alcuni casi possono essere ricondotte a condizioni di sicurezza con specifiche tecniche di potatura che riducono soprattutto il peso della chioma per ripristinare la condizione di stabilità; negli altri casi non rimane che procedere con la rimozione dell’albero.
Prima di considerare l’abbattimento come inevitabile, su 283 alberi è stata eseguita una ulteriore indagine strumentale con tecniche che consentono di evidenziare la situazione del legno all’interno del tronco e lo stato dei processi degenerativi.
Le piante rimosse saranno presto sostituite, appena si concluderà la sistemazione del suolo e il terreno sarà pronto ad accogliere un nuovo albero.
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