AIle 433 mila famiglie torinesi che pagano la Tari, la tassa rifiuti, farà poco piacere. Però è così: il Comune ha deciso di mantenere la promessa fatta l`anno scorso dal sindaco ad ambulanti e ristoratori – «rivedremo le vostre tariffe» – scaricando lo sconto sulle cosiddette utenze domestiche. Se nel 2013 dei 205 milioni complessivi 92,2 erano a carico delle famiglie e 112,7 delle attività, quest`anno i 206 milioni verranno spalmati così: 109,2 alle attività e 96,8 alle famiglie. Bisogna però considerare altri fattori: l`anno scorso con la Tares si pagava anche una maggiorazione di 30 centesimi a metro quadrato per i servizi indivisibili che andava a Roma, balzello sparito e sostituito dalla Tasi, che a Torino pagano solo i proprietari di prima casa. Dunque chi vive in affitto pagherà meno del 2013. Per i proprietari dipende da caso a caso, ma il Comune fanno notare che il combinato Tasi e Tari del 2014 alla fine varrà 57 milioni in meno della coppia Imu-Tarsu 2012.
Finora le famiglie hanno pagato due rate di Tari saldando il 40% della Tares 2013. Ambulanti, baristi e ristoratori vedranno la tariffa scendere di 10 milioni, 1`11%. Dopo mesi di trattative il Comune ha trovato la quadra con i rappresentanti delle categorie più colpite lo scorso anno. Bar, ristoranti, mercati – per ef fetto della legge, secondo cui più rifiuti produci e più paghi – si erano trovati a fronteggiare aumenti del 20%, che sarebbero stati anche del 50 o del 70 se Palazzo Civico già all`epoca non ci avesse messo una pezza. Gli ambulanti dei mercati scesero in strada, bloccarono Porta Susa, circondarono più volte il Comune fino a ottenere un confronto. Il verdetto è di ieri: gli assessori a Bilancio, Commercio e Ambiente, Passoni, Mangone e Lavolta, hanno deciso lo sconto dell`il per cento (circa 300 euro considerando un banco al mercato di 10 metri quadri che lavora sei giorni la settimana), da far valere sulle rate finali del 15 ottobre e 15 novembre. Con le prime tre dovranno pagare il 50% del 2013 (per le altre utenze non domestiche, cioè uffici, negozi, imprese è il 70 per cento). «Il piano per la raccolta rifiuti vale 205,9 milioni. Rispetto all`anno scorso l`aumento è solo dello 0,88%, anche grazie a risorse messe a disposizione dall`amministrazione», spiega l`assessore al Bilancio Gianguido Passoni. Il Comune ha stanziato un milione e ridotto di 700 mila euro i costi di riscossione, mentre Amiat aveva alzato il suo conto di oltre 2 milioni. Con questa manovra si cerca anche di arginare la flessione degli introiti, massiccia nei mercati, dove poco più del 60% delle bancarelle ha pagato la Tares 2013 contro oltre il 70 degli anni scorsi. Un segno dell`impatto della nuova tassa. «Ci aspettavamo che l`aumento dell`anno scorso fosse interamente azzerato», spiega Johnny Iorio presidente dei mercatali dell`Anva Confesercenti. «Però siamo sulla buona strada. Il Comune sta rivedendo lo studio sulla reale produzione dei rifiuti e sui banchi effettivamente presenti nei mercati. Nel 2015 pagheremo meno ancora.». – milioni È lo sconto che il Comune ha deciso di concedere alle categorie più tartassate nel 2013.
No responses yet